Lettera ricevuta - Nel 1939, il fotografo americano Russell Lee scattò un'immagine che divenne uno dei simboli del razzismo documentario. Secondo Pars Today, la foto mostra un uomo di colore in una stazione del tram di Oklahoma City, dove i distributori d'acqua erano separati da etichette con le scritte «di colore» e «bianco». L'immagine faceva parte di un progetto del governo federale per documentare la realtà sociale dell'epoca, ma oltre a essere un documento storico, divenne un simbolo della segregazione razziale istituzionalizzata nella sfera pubblica americana.
All'epoca, le leggi Jim Crow negli Stati del Sud e del Centro avevano legalizzato la segregazione razziale nelle scuole, nei trasporti, nei ristoranti e persino nei distributori d'acqua. L'immagine di Russell Lee cattura non solo un momento, ma una struttura che separava le persone dai servizi più elementari in base al colore della loro pelle.
Ora, più di ottant'anni dopo, l'America si proclama una nazione libera e paritaria. Ma nonostante le proteste diffuse, i movimenti antirazzisti e gli sforzi legali, persistono divari razziali nell'istruzione, nella sanità, nella giustizia e nell'economia.
L'America ha davvero superato la segregazione dei distributori d'acqua oppure ha semplicemente cambiato la forma di discriminazione?
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